Exeter, sud-ovest dell’Inghilterra, capoluogo della contea del Devon. La città è celebre per la sua cattedrale, di fondazione normanna, capolavoro dell’arte gotica. E vanta un’università che l’anno scorso ha compiuto cent’anni. Ma questo traguardo sembra offuscato dalle novità annunciate con l’anno accademico appena iniziato. Infatti, nei programmi dell’Università di Exeter, verrà introdotto un Master definito dai suoi stessi ideatori “innovativo” ma che è quanto di più arcaico e oscuro.
Il Master in Scienze magiche e occulte, a detta della sua ideatrice Emily Selove, medievista, docente associato di studi arabi e islamici, è stato creato per venire incontro al “recente aumento di interesse per la magia e l’occulto”. L’offerta didattica del Master, che partirà nel 2024, sarà molto diversificata: corsi di storia, letteratura, filosofia, archeologia, sociologia, psicologia, storia del teatro e scienze religiose. Tutti con un obiettivo ben preciso: spiegare agli studenti il ruolo e l’influsso che la magia e le scienze occulte hanno avuto nella storia del mondo. Quindi, in programma, né filtri, né bacchette magiche: chi volesse improvvisarsi Harry Potter e iscriversi a Exeter come alla scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts, butterebbe via tempo e denaro (non poco, perché le rette non scherzano: si va dalle 12 mila alle 24.300 sterline all’anno).
La stampa britannica, che naturalmente ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, parla di un “nuovo livello mistico” con cui gli studenti del Master potranno approfondire le tematiche della magia. Curiosamente il Master avrà la sua sede presso l’Istituto di studi arabi e islamici dell’Università, questo perché – nell’intento della sua coordinatrice – incoraggerà gli iscritti a “decolonizzare” il loro pensiero, oggi esclusivamente basato sui fondamenti della scienza occidentale. Invece, secondo l’islamologa inglese, grazie all’esoterismo dell’Oriente, alla magia rituale e alla stregoneria i giovani potranno riconoscere il debito della cultura occidentale verso la magia e la filosofia araba.
La scelta di Exeter non è causale. Come in genere avviene per queste trovate, il terreno era predisposto. Il Devon e tutta l’Inghilterra sud-occidentale hanno infatti un’antica consuetudine con la stregoneria. Nella zona di Exeter, fra il 1683 e il 1685, quattro donne vennero condannate a morte per aver praticato le arti magiche: furono le ultime esecuzioni di questo tipo in Inghilterra. Una pubblica targa le commemora ancora oggi.
Lo storico inglese Mark Stoyle ha scoperto che Exeter fu teatro di esecuzioni già a partire dal 1566. Anzi, la città potrebbe essere stata uno dei primi luoghi del regno a condannare a morte una strega. Dal 1558 al 1660, più di venti donne e uomini del posto vennero accusati di essere “streghe” o “stregoni” e denunciati alle magistrature locali. Complici i media non solo europei (il “New York Times” ha rilanciato con enfasi la notizia anche negli Stati Uniti) fioccano le richieste di informazione e di iscrizione al Master in Magia, il primo del suo genere in un’università britannica. La sua coordinatrice ha dichiarato di aver ricevuto, solo negli ultimi giorni, centinaia di richieste da studenti desiderosi di laurearsi in Scienze occulte.
La Selove – che si fa fotografare anche fra pietre druidiche (eppure è un’orientalista…) – non fa mistero degli scopi “alti” che il corso si propone: cercare soluzioni nuove e creative alle questioni sociali del nostro tempo, nella consapevolezza che i metodi finora utilizzati non funzionano. Dunque, occulto e magia come nuovo umanesimo? La fondatrice della nota libreria di Londra Treadwell’s, specializzata in magia e spiritualismo, ha fatto sapere che molte streghe sono intenzionate a iscriversi al Master. “Ci sono persone che hanno un’enorme curiosità per il mondo e per come percepiamo il mondo visibile e quello invisibile”, ha dichiarato Christina Oakley Harrington, anche lei medievista, volto noto delle tv britanniche in tema di esoterismo, paganesimo e stregoneria. Dunque, abbonderanno le iscrizioni a Exeter, anche perché nel sito del Master si promuovono “le competenze e le conoscenze necessarie per influenzare e guidare strategie aziendali che diano un contributo positivo all’ambiente e alla società”.
Exeter non è la prima università a proporre simili offerte formative. L’Università di Amsterdam ha introdotto nei suoi programmi una specializzazione in esoterismo occidentale. Il dipartimento di studi religiosi della Rice University in Texas rilascia un diploma in gnosticismo, esoterismo e misticismo.
Ma non finisce qui. La stregoneria e la magia sono proposte dal corso come tema di riscatto, come rimedio alle ingiustizie del passato e del presente, nel solco cioè della ideologia “woke” e della “cancel culture” contro le ingiustizie secolari (dunque, dal “politicamente” al “magicamente corretto”). Spiega ancora Emily Selove: “La decolonizzazione, l’esplorazione di epistemologie alternative, il femminismo e l’antirazzismo sono al centro di questo programma”. E ha precisato che il corso permetterà agli studenti di rivedere quella visione secondo cui l’Occidente è razionale e scientifico mentre il resto del pianeta è superstizioso e mistico. In pratica, la magia e l’occulto nel XXI secolo diventano una ricetta contro gli stereotipi culturali e i pregiudizi. La Selove è ancora più esplicita su quanto le sta a cuore: “Ospitando questa laurea presso l’Istituto di studi arabi e islamici, riconosciamo il profondo debito della cultura e della scienza occidentale nei confronti del mondo arabo-islamico, una storia che è stata cancellata creando la nostra falsa immagine dell’Occidente come unicamente razionale”. Ma la Selove non ha detto di essere contro la discriminazione delle donne? E circa la condizione della donna in certi Paesi islamici non ha nulla da dire?
Dal sito dell’università si apprende che Emily Selove, dottorato all’Università della California, si è dedicata di recente allo studio di un grimorio arabo del XIII secolo, il Kitāb al-Shāmil wa-baḥr al-kāmil (Libro del perfetto), un testo per “maledire, guarire e controllare il potere di stelle, angeli, jinn e diavoli”, espressione dell’intreccio di molte tradizioni magiche e religiose. La ricercatrice è inoltre interessata ai “mezzi magici, psichedelici e rituali” grazie ai quali “stabilire relazioni con comunità non umane o accedere a realtà alternative, incluso il regno dei sogni”. Da qui il suo auspicio di esplorare in futuro “epistemologie alternative”, “incarnate fonti di conoscenza” e “approcci creativi alla pedagogia derivanti da visioni del mondo psichedeliche e/o magiche”. Non sorprende dunque che la prof. Selove sia anche l’anima del centro interdisciplinare su magia ed esoterismo della sua università, il cui scopo è favorire l’approccio interculturale fra le giovani generazioni, facendo dell’Università di Exeter un luogo privilegiato per lo studio di materie trascurate ma che stanno rapidamente “crescendo di importanza”.
Insomma, il “progresso” morale della generazione 2.0, all’Università di Exeter, sotto il regno di Carlo III, paladino dell’ambientalismo, passa attraverso la magia e l’occultismo.
Alberto Castaldini