di Padre Francesco Bamonte
Tutti gli uomini vengono al mondo con il peccato originale. Anche la Madonna, essendo della stirpe umana, avrebbe dovuto contrarre il peccato originale. Ma dovendo essere la Madre di Gesù, in previsione dei meriti di quello stesso Figlio che avrebbe donato al mondo, fin dal primo istante del suo concepimento, per singolare privilegio a Lei concesso, la Santissima Trinità la preservò dal peccato originale.
Ella, infatti, scelta per essere la Madre di Cristo redentore, doveva necessariamente precederlo. Nell’ordine del tempo viene prima la madre e poi il figlio. Di conseguenza era necessario che Maria, perché fosse Immacolata, venisse redenta dal Figlio prima che Egli stesso nascesse e morisse in Croce, realizzando la Redenzione. Pertanto, la Redenzione è stata applicata a Maria prima che il Figlio l’attuasse, per cui si dice che la Madonna è pre-redenta.
Scrive Sant’Ambrogio:
«Il Signore, allorché si accinse a redimere il mondo, ha cominciato da Maria, affinché proprio Lei, per la cui mediazione venne preparata la Redenzione per tutti, fruisse per prima del frutto della salvezza per mano del proprio Figlio»[1].
Maria si è trovata Immacolata sin dal primo istante del suo esistere senza aver fatto nulla per meritare un simile privilegio, esclusivamente per bontà e misericordia di Dio. È un favore divino assolutamente gratuito, che ha ottenuto sin dal primo momento della sua esistenza. Ella non fu liberata dal peccato originale, ma ne fu preservata in virtù dei meriti del Figlio suo, previsti da Dio[2]. E come anche sul piano naturale chi ci preserva o risparmia da un colpo mortale è nostro salvatore, più che se ci guarisse dalla ferita prodotta da quel colpo, così nell’ordine soprannaturale Maria, essendo stata risparmiata dall’infezione del peccato originale, è stata redenta “in un modo più elevato e sublime”[3], cioè in modo perfettissimo. Maria non è stata soltanto redenta dal Figlio, ma è la prima tra tutti i redenti e in Lei la grazia salvifica ha agito tanto in profondità da far sì che il peccato non potesse affatto attecchirvi. Indubbiamente si tratta di qualche cosa di più grande e richiede una potenza maggiore proteggere da ogni contaminazione quando questa debba necessariamente avvenire, che non rimediare successivamente a ciò che non può verificarsi senza un danno che resta. Perciò Gesù, Salvatore del mondo, ha conseguito la sua più bella vittoria sul peccato e sul demonio, devastatori del genere umano, con l’Immacolata Concezione di Maria; essa è il suo più eccelso trofeo di vittoria, il senso più prezioso del suo trionfo. Il Concilio Vaticano II ha proclamato che la Chiesa «ammira ed esalta in Maria il frutto più eccellente della Redenzione»[4].
Maria perciò è come noi, redenta da Cristo, la prima dei redenti, ma redenta anch’essa. Tutto ciò è per noi motivo di grande conforto e gioia perché ci fa sentire Maria tanto vicina a noi pur scorgendola così eccelsa e sublime nella sua dignità di Madre di Dio e nei suoi singolarissimi privilegi di grazia; anche Lei, infatti, è una creatura redenta, salvata, come lo siamo noi, Ella stessa sa di esserlo, e anche adesso che è nella sua condizione gloriosa ringrazia con noi, continuamente, il Signore per la sua Redenzione! Questo è il significato delle parole del suo cantico di lode e ringraziamento: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore» (Lc 1, 47).
Storia di un dogma: apparizioni e solenne proclamazione
Il 27 novembre 1830 – come sappiamo – la Madonna apparve a santa Caterina Labouré con le braccia distese e le mani le cui dita avevano anelli che emanavano raggi e sotto i suoi piedi un serpente verdastro. A un certo momento, intorno all’immagine della Madonna si formò una cornice ovale e dalla sua mano sinistra alla mano destra, a modo di semicerchio, comparvero scritte a lettere d’oro le parole: «O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi». Con questa preghiera Dio ci invita a riconoscere nella Madonna il dono dell’Immacolata Concezione e per questo dono ci invita a chiedere la sua intercessione presso di Lui.
Come sappiamo un fatto eclatante che contribuì molto alla diffusione della medaglia miracolosa e alla preghiera “O Maria concepita senza peccato…”, avvenne otto anni dopo che, con l’autorizzazione del vescovo di Parigi, cominciò ad essere diffusa. L’ebreo Alfonso Ratisbonne, convinto che non si sarebbe mai convertito alla fede cattolica, per sfida a un amico accettò di recitare ogni giorno il Memorare di San Bernardo e di portare la medaglia su di sé. Venuto a Roma in vacanza, il 20 gennaio 1842 entrò come un turista nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte. Mentre camminava per la chiesa a un certo momento accadde questo fatto che vi riporto come lui stesso lo descrisse in seguito sotto giuramento:
«All’improvviso mi sentii preso da un certo turbamento, e vidi come un velo innanzi a me, mi sembrava che la chiesa diventasse tutta oscura, eccettuata una cappella nella quale quasi tutta la luce della medesima chiesa si era andata a concentrare. Levai gli occhi verso la cappella raggiante di tanta luce, e vidi sull’Altare della medesima, in piedi, viva, grande, maestosa, bellissima, misericordiosa la SS.ma Vergine Maria, simile all’atto e nella struttura all’immagine che si vede nella Medaglia Miracolosa dell’Immacolata. A tal vista io caddi in ginocchio nel luogo dove mi trovavo; procurai, quindi, varie volte di levar gli occhi verso la SS.ma Vergine, ma la riverenza e lo splendore me li feci abbassare, ciò che però non impediva l’evidenza di quell’apparizione. Fissai le di Lei mani, e vidi in esse l’espressione del perdono e della misericordia. Quantunque ella non mi dicesse nulla, compresi l’orrore dello stato in cui mi trovavo, la deformità del peccato, la bellezza della religione cattolica, in una parola capì tutto. “Sono caduto ebreo e mi sono alzato cristiano”».
Alfonso Ratisbonne ebbe una conversione immediata caratterizzata anche da una infusione istantanea in lui di tutte le verità della fede cattolica che egli conobbe con immensa gioia, senza averle mai apprese in precedenza. Chiese di essere battezzato, divenne perfetto cristiano, alcuni anni dopo divenne sacerdote, entrò nella Congregazione fondata nel 1843 dal suo fratello sacerdote Théodore. La congregazione si chiamava “Nostra Signora di Sion” e aveva il fine di pregare e operare per la conversione dei fratelli ebrei, affinché facessero la meravigliosa scoperta della bellezza della fede cattolica. Insieme al fratello Théodore poi fondò anche un ramo femminile della Congregazione, le “Figlie di Nostra Signora di Sion”. Continuò il resto della sua vita a Gerusalemme dove morì il 6 maggio 1884.
Passarono dodici anni dalla conversione clamorosa di Alfonso Ratisbonne, e l’8 dicembre 1854, Pio IX promulgò il dogma dell’Immacolata. Passarono quattro anni ancora e la Madonna apparve a Lourdes nel 1858.
Nella sedicesima delle diciotto apparizioni, Bernadetta sentì più vivo ed insistente il desiderio di chiedere il nome alla bianca Signora che le stava apparendo già da tempo. Glielo aveva chiesto altre volte in precedenza, ma ogni volta non ne aveva ricevuto che un sorriso. Mossa da questo vivo desiderio, quel giorno glielo chiese per tre volte, con le mani giunte e con tutto il cuore. Le disse: «Signora mia, volete aver la bontà di dirmi chi siete?». Allora la Madonna che aveva le mani tese e aperte verso la terra le congiunse sul petto, prese un’espressione umilissima e con soave sorriso elevò gli occhi al cielo e disse: «Io sono l’Immacolata Concezione». Bernardetta era completamente ignara del dogma promulgato dal Papa quattro anni prima, e quando riferì le parole della Madonna al parroco del paese, sappiamo che egli, stupefatto e commosso, cominciò a credere alla realtà delle apparizioni. Era il 25 marzo 1858 e la Chiesa celebrava anche allora, in quel giorno, la solennità dell’Annunciazione. La Madonna non scelse a caso proprio quel giorno: voleva dirci che la sua Immacolata Concezione era un dono in vista di un altro dono ancora più grande: quello di essere la Madre del Figlio di Dio.
Dopo le apparizioni di Lourdes, passeranno cinquantanove anni, e nel 1917, a Fatima, la Madonna, apparendo nuovamente, richiamerà l’attenzione di noi suoi figli al centro interiore dal quale promana in tutto il suo essere l’Immacolata Concezione: il suo Cuore. Cuore Immacolato significa infatti Cuore dell’Immacolata. Inoltre, a Fatima, Dio metterà in evidenza la nota riparatrice a questo Cuore che all’inizio storico della devozione al Cuore di Maria non spiccava.
Il dogma dell’Immacolata Concezione – come sappiamo – fu proclamato dal beato Pio IX nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus. È importante però sapere che il beato Pio IX «durante il suo esilio in Gaeta (1849-1851) – dovuto alla Rivoluzione mazziniana che nel 1848-1849 aveva portato alla costituzione della Seconda Repubblica Romana, per sua natura massonica e anticristiana – aveva fatto voto in una cappella dedicata all’Immacolata che, qualora avesse ricevuto la grazia del ritorno a Roma e del ripristino dell’ordine cristiano nell’Europa allora sconvolta dalla Rivoluzione, avrebbe appunto impegnato tutto se stesso nell’attuazione della proclamazione del grande dogma mariano dell’Immacolata Concezione. Come Pio IX ebbe poi a dire, sentì tale esigenza come una chiamata interiore, che ricevette mentre era assorto in preghiera dinanzi all’immagine dell’Immacolata»[5].
E quando finalmente giunse il momento della promulgazione solenne del dogma, l’8 dicembre del 1854, la Madonna confermò al Papa tutto il suo materno gradimento per tale gesto. Egli, già molto avanti negli anni e di salute assai cagionevole, si trovava sul presbiterio e parlava con voce fioca. A quell’epoca non erano stati ancora inventati i microfoni, gli altoparlanti e gli amplificatori del suono; ma, nel momento in cui lesse la formula della definizione dogmatica, tutti, in ogni punto della basilica, anche il più distante dall’altare sentirono chiare e forti le sue parole perché la voce gli divenne sonora e possente mentre nel medesimo momento un raggio di sole, squarciando le nubi, passò attraverso una vetrata della basilica di San Pietro, avvolgendone la persona. Quegli avvenimenti esterni, che tutti notarono, furono interpretati come il segno del compiacimento di Dio e della Beata Vergine Maria. Narrò il Papa: «Ciò che ho provato, ciò che ho sentito definendo il dogma dell’Immacolata Concezione è cosa tale che il linguaggio umano non saprebbe esprimere. Mentre Dio pronunciava le parole del dogma per bocca del suo Vicario, fece entrare nel mio spirito una luce così chiara e così intensa sull’incomparabile purezza della Santissima Vergine, che, sprofondata nell’abisso di questa conoscenza, la mia anima si sentì inondata di delizie inenarrabili, di delizie che non sono terrestri e che non si possono provare che in Cielo». Un biografo del beato Pio IX scrive: «Io non temo di affermare che il Papa ricevette allora una grazia speciale per non morire di dolcezza sotto l’impressione della conoscenza e del sentimento della bellezza incomparabile di Maria Immacolata».
La particolare avversione del demonio verso l’Immacolata
La Madonna è l’unica creatura umana mai toccata dal peccato, né da quello originale, né da quello personale. Oltre alla sua Immacolata Concezione, è pertanto ulteriore motivo di grande rabbia da parte del demonio nei confronti della Madonna il fatto che pur essendo Immacolata, Ella restava libera e pertanto poteva anche peccare. Il demonio odia tremendamente la Madonna perché, pur avendo provato in ogni modo durante la sua vita a farla cadere, mai è riuscito a farle commettere un peccato personale e quindi non ha potuto minimamente macchiare e deformare la bellezza di Dio in Lei. Ella, perciò, non possiede nulla che gli appartenga: Satana non ha potuto vantare nulla su di Lei e per questo Maria è l’unica creatura in grado di vincerlo completamente. Per tale motivo, egli la odia e la teme quasi più di Dio stesso, ed è incollerito più nei suoi confronti che verso Gesù Cristo, perché sa che Egli è il Figlio di Dio fatto uomo, mentre Maria è una creatura ed è l’unica creatura che gli è sfuggita completamente, l’unica sulla quale non ha mai potuto esercitare il suo diritto di conquista, l’unica che lo ha vinto in maniera completa, sia nel momento del suo concepimento, sia durante tutta la sua vita terrena. Ben si può affermare che Maria è la Vergine potente contro il Male, perché Ella è l’unica creatura umana totalmente vittoriosa su Satana e su tutto il suo esercito. Il male dunque è del tutto escluso da Lei, ed è questo che la rende totalmente bella.
Il celebre esorcista don Gabriele Amorth, amava spesso ripetere questo episodio: «Anni addietro, un sacerdote amico bresciano, don Faustino Negrini, mentre esercitava il ministero di esorcista presso il piccolo santuario della Madonna della Stella, mi raccontava che costrinse il demonio a fargli l’apologia della Madonna. Gli chiese: «Perché hai tanto terrore quando nomino la Vergine Maria?». Si sentì rispondere: «Perché è la creatura più umile di tutte e io sono il più superbo; è la più obbediente e io sono il più ribelle (ovviamente intendeva ribelle a Dio); è la più pura e io sono il più immondo». Ricordandomi questo episodio – diceva don Gabriele – mentre esorcizzavo un indemoniato, ho ripetuto al demonio le parole dette in onore di Maria e gli ho ingiunto (senza avere la più pallida idea di quello che mi sarebbe stato riposto): «La Vergine Immacolata è stata elogiata per tre virtù. Tu ora mi devi dire qual è la quarta virtù, per cui tu ne hai tanta paura”. Subito mi sono sentito rispondere: “È la sola creatura che mi può vincere interamente, perché non è mai stata sfiorata dalla più piccola ombra di peccato”». Sulla base di queste esperienze di don Faustino Negrini e di don Gabriele Amorth, quando sono diventato esorcista, ho voluto anch’io ingiungere varie volte al demonio di fare l’apologia della Madonna e, circa l’Immacolata Concezione, ecco la viva e forte dichiarazione che un giorno ho ricevuto da lui obbligato da Dio:
«Ci ha messo al di sotto di tutti; il suo Figlio che doveva essere solo Dio è diventato anche uomo e per farlo Lui ha scelto una Donna. Perché ha fatto Lei? Non sopporto che Lei sia accanto a Lui al di sopra di me. Io ero l’angelo più bello, bello, bello; il più grande, grande, grande; io ero Lucifero, l’angelo per eccellenza. Che affronto! Che affronto! Concepire senza peccato uno di voi! Che affronto!! L’Immacolata è l’affronto più grande che il tuo Dio ci abbia fatto. Far concepire uno di voi senza quel peccato che noi abbiamo creato è un affronto insopportabile. Tutti avevamo marchiato, tutti avevamo marchiato con il nostro segno, tutti, meno Lei! Non doveva farci questo! Uno di voi senza peccato! E poi Lui che s’incarna nel vostro corpo schifoso. Perché l’ha fatto? Per rovinarci? Perché ci ha umiliato così tanto? Perché ci ha umiliato così tanto?».
Comprendiamo il motivo per cui l’arte cristiana, lungo i secoli, ha voluto rappresentare in tanti dipinti o statue l’Immacolata Concezione, raffigurandola nell’atto di schiacciare un serpente sotto il suo piede.
Lungo i secoli sono state riportate dall’arte cristiana anche rappresentazioni che evidenziano particolarmente il fatto che la Madonna fu Immacolata non per virtù propria, ma per la grazia del Figlio che le fu donata sin dal primo istante del suo concepimento. Una di queste raffigurazioni ritrae il Bambino Gesù in piedi che poggia il suo piedino su quello della Mamma e insieme schiacciano la testa del serpente demoniaco; un’altra in cui il Bambino Gesù è invece tra le braccia della Madonna e ha in mano una lancia che nella parte superiore è a forma di croce e nella parte inferiore ha una punta con cui trapassa la testa del serpente. Queste due rappresentazioni vogliono evidenziare – oltre alla verità dell’Immacolata Concezione – anche un’altra una verità di fede che è questa: la Madonna nel corso della sua vita terrena ha strettamente cooperato con Gesù nella Redenzione dell’umanità e nella vittoria su Satana.
L’Immacolata, materno baluardo d’amore e purezza contro il Maligno
Alla luce di quanto detto sin qui, ci è chiaro il motivo per cui se nella nostra lotta personale e in quella collettiva contro il demonio, ci consacreremo all’Immacolata e ricorreremo con assoluta fiducia, amore e abbandono all’intercessione di questa Mamma, mai potremo essere sopraffatti dal Maligno.
Dobbiamo inoltre sempre ricordarci che la Madonna non solo vuole proteggerci dal demonio, ma vuole anche servirsi di noi per combatterlo, vincerlo nelle anime e nella società e portare Cristo nel mondo. San Massimiliano Maria Kolbe diceva:
«Solo l’Immacolata ha avuto da Dio la promessa della vittoria su Satana. La Madonna però, assunta in cielo, oggi ha bisogno della nostra cooperazione. Ella cerca anime che Le si consacrino interamente e diventino nelle sue mani forza per sconfiggere Satana e strumenti per diffondere il Regno di Dio».
È per mezzo del Cuore Immacolato di Maria che Cristo è venuto nel mondo ed è per mezzo del Cuore Immacolato di Maria che Dio vuole che portiamo Cristo al mondo per sottrarlo a Satana.
[1] Commento su san Luca, 2, 17.
[2] Maria è nuova creazione e nuova creatura sin dal primo istante della sua Immacolata Concezione. Maria non è mai stata vecchia creatura, ma nuova creatura nel senso radicale della parola. Ecco perché a Lei solo può essere applicato il termine «Immacolata Concezione». In Lei, infatti, non c’è stata una precedente concezione nel peccato come è avvenuto per tutti gli altri uomini dopo il peccato originale. Per noi c’è stata la vecchia creazione, la vecchia creatura. Noi non abbiamo una Concezione Immacolata come Maria, ma siamo creature risanate dal peccato nel Battesimo per grazia e rinate nell’immacolatezza. Quindi il termine Immacolata Concezione è proprio solo di Maria. Con la rinascita battesimale, siamo passati dall’essere vecchia creatura a nuova creatura e quindi non si può dire che nel battesimo siamo diventati come l’Immacolata Concezione. Per noi infatti c’è stata una precedente concezione nel peccato originale. Per Maria invece non c’è stata mai una concezione che non fosse stata Immacolata.
[3] Pio IX, Bolla Ineffabilis Deus.
[4] Sacrosantum Concilium, 103.
[5] Tratto da “Famiglia Cristiana”, 7 dicembre 2020.